VISITA AL GIARDINO BOTANICO “LA PICA”

DOMENICA 27 MAGGIO 2018 – ore 16,30

Il Giardino Botanico La Pica su un terreno di circa 21000 mq. raccoglie oltre 1000 esemplari di piante provenienti da tutti i continenti e da tutte le zone climatiche. Il botanico Adriano Cazzuoli, fondatore del giardino insieme a Giorgio Cavazza e a Giuseppe Facchini, ci accompagnerà alla scoperta di questo magico luogo.

Dopo la visita al Giardino Botanico La Pica ci intratteremo immersi nel verde con buffet e musica.
Ricordiamo:
• Domenica 27 Maggio 2018 ore 16,30, in Via Imperiale n. 650 a San Felice sul Panaro.
• Prenotazione obbligatoria entro il 25 Maggio, scrivendo a bassamodenese@gruppofai.fondoambiente.it
oppure telefonando al numero 3335850709.
• Contributo di partecipazione 15 euro.
• L'iniziativa è aperta a tutti.

Possibilità in loco di iscrizione e rinnovo al FAI.

Le collezioni botaniche come strumento per dialogare col territorio

Daniele Dallai*, Giovanna Barbieri*, Giovanna Bosi*, Fabrizio Buldrini*, Giorgio Cavazza°, Patrizia Casari°, Adriano Cazzuoli°, Marta Mazzanti*

Orto Botanico - Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Viale Caduti in Guerra 127, 41121 Modena
°Giardino Botanico La Pica ONLUS, Via Imperiale 37, 41038 S.Biagio in Padule (MO)

Nell’ambito del progetto nazionale per la Diffusione della Cultura Scientifica (legge 6/2000) “Orto Botanico e territorio: collezioni botaniche e biodiversità vegetale nei territori dell’Emilia” avviato nel 2013 è iniziata una collaborazione tra l’Orto Botanico Universitario di Modena, l’Orto Botanico Universitario di Parma e il Giardino Botanico “La Pica”, allo scopo di creare una rete d’istituzioni coinvolte nella diffusione della cultura scientifica e naturalistica, in sinergia con Enti di gestione del territorio, favorendo la cultura e la sensibilità ecologica a scala locale. Gli obiettivi del progetto si possono così riassumere: a) valorizzazione delle collezioni e del patrimonio scientifico d’interesse storico, come gli erbari; b) adozione di misure per svolgere un’opera di divulgazione incisiva sul piano nazionale e internazionale, anche mediante la realizzazione d’iniziative espositive presso gli Orti/Giardini botanici coinvolti o sul territorio, con priorità sul tema della conservazione biologica; c) potenziamento, anche attraverso intese con le amministrazioni locali e regionali, degli orti botanici e dei musei scientifici d’interesse locale e di strutture con analoghe finalità, per costruire stabili collegamenti fra museologia scientifica e territorio; d) promozione di percorsi didattici nelle scuole per diffondere la consapevolezza dell’importanza delle scienze naturali, ecologiche, biologiche e agrarie per la vita quotidiana e per lo sviluppo sostenibile della società.
In questa sede vengono illustrate le attività di digitalizzazione dell’Erbario Storico dell’Orto Botanico di Modena e le iniziative in collaborazione tra l’Orto modenese e il Giardino “La Pica” per lo svolgimento di attività didattiche sul territorio.
L’Erbario modenese è composto di decine di migliaia di accessioni, attualmente poco fruibili. Le immagini degli exsiccata, in primis quelli relativi alla flora locale, sono in corso di acquisizione mediante scanner planetario in vista della loro diffusione in rete. Ciò che si nota dalla lettura di molti cartellini risalenti al XIX secolo è una diffusa carenza d’indicazioni specifiche sul luogo di raccolta dell’esemplare, spesso sostituite da generiche note di presenza nel territorio. È il caso di molte specie acquatiche, che un tempo si rinvenivano un po’ dappertutto mentre oggi sono confinate a pochissime aree circoscritte o addirittura scomparse, il cui habitat è stato in gran parte distrutto a seguito di bonifiche, agricoltura, urbanizzazione o inquinamento. Tanta differenza nelle indicazioni di rinvenimento rispetto alla prassi odierna non è probabilmente dovuta a imprecisione o approssimazione da parte degli Autori del passato, ma alla grande abbondanza di queste specie nei territori di raccolta, al punto da non suscitare particolare attenzione da parte dei botanici. Alcune di esse, assai vistose e attraenti (es. Nymphaea alba, Nuphar lutea, Nymphoides peltata, Trapa natans, Butomus umbellatus, Hydrocharis morsus-ranae…) possono assumere il ruolo di specie bandiera nei progetti didattici e di educazione alla sostenibilità. Si evince il potenziale educativo dei dati raccolti, che oltre ad essere indispensabili per ricerche di carattere ambientale, possono essere veicolati dalla fonte documentaria al territorio attraverso le azioni degli Orti botanici coinvolti, contribuendo a risvegliare l’interesse del pubblico verso l’evoluzione del paesaggio e promuovendo, in definitiva, una migliore consapevolezza dell’impatto umano sul territorio.

Il mondo dell Università riconosce il Giardino La Pìca

La LEGGE 6/2000, che prevede Iniziative per la diffusione della cultura scientifica, ha permesso alla Associazione la Pìca una collaborazione con l' UNIVERSITA' DI MODENA E REGGIO EMILIA , in particolare col DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA VITA – ORTO BOTANICO di cui è responsabile il prof. Daniele Dallai (Dipartimento di Scienze della Vita – sede Orto Botanico) , promotore del progetto dal titolo : ORTO BOTANICO E TERRITORIO: COLLEZIONI BOTANICHE E BIODIVERSITÀ VEGETALE NEI TERRITORI DELL'EMILIA della durata di 18 mesi.

L'iniziativa coinvolge L Università di Modena e REGGIO Emilia,(Orto Botanico) L'Università di Parma (Orto Botanico) e l'Associazione Onlus La Pìca Giardino Botanico.

Essere chiamati a far parte di un progetto universitario rivolto al MIUR ha riempito di entusiasmo i volontari della associazione la Pìca in un momento in cui personalmente e nella loro vita sociale stanno incontrando tutte le difficoltà legate alla nuova, triste consapevolezza di vivere in una zona sismica.

Il progetto, partito lo scorso Maggio 2013, è in corso di realizzazione, e viene portato avanti, per la parte riguardante la Pìca, grazie alla energia dei volontari, sotto la supervisione del Prof. Daniele Dallai.

Uno degli obiettivi era la realizzazione di una zona di 'accoglienza 'Il laboratorio del giardiniere' per cui, dopo aver realizzato una platea di sottofondo essendosi rese disponibili due strutture in legno,(concesse dal comune di Mirandola, precedentemente rifugio per terremotati),e con il contributo di Federparchi e Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, i volontari hanno provveduto in proprio allo smontaggio, confezionamento e trasporto in loco delle 'casette'. Una volta giunte sul luogo le casette sono state rimontate a una certa distanza e poi collegate tra loro con altro legno e terminate utilizzando quasi esclusivamente materiale di recupero.

Oggi la struttura è finita e permette di

A seguito del progetto MIUR Docenti dell ' Università di Modena e Reggio Emilia e Parma hanno fatto visita al giardino la Pìca proponendo collaborazioni. grazie a loro i volontari giardinieri della onlus la Pìca hanno la possibilità di qualificare il proprio impegno con strumenti attualissimi che consentiranno oltre che di accogliere studenti e visitatori del giardino botanico interessati all' osservazione delle piante presenti grazie a un dispositivo elettronico e ad un programma che guida all osservazione scientifica delle piante presenti.

E' stata realizzato un depliant che illustra brevemente il giardino.

Si sono effettuati laboratori didattici ed altri sono in programma: il 6 Aprile, in occasione dell Iniziativa 'Musei da gustare il giardino sarà aperto dalle 15 alle 19 e due laboratori potranno essere seguiti alle 16 e alle 17,30.

E' in corso anche una campagna di sensibilizzazione rivolta a scuole.

Presto sarà pronti anche una serie di cartelli per i percorsi botanici che guidano chi voglia passeggiare in autonomia per i 3 km di sentieri senza rinunciare a conoscere le piante.

Grazie al MIUR e all' Università di Modena e Reggio Emilia e Parma, al Magnifico Rettore Aldo Tomasi ha approvato il progetto redatto dal prof Daniele Dallai dell Università di Modena e Reggio Emilia che ha sempre sostenuto con il suo entusiasmo e competenza i volontari della Pica.
Grazie al prezioso contributo di Federparchi e della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, grazie al sostegno dei comuni di Mirandola e San Felice sul Panaro, alla provincia , al Cea La Raganella, grazie alle tantissime ore di lavoro dei volontari della associazione ONLUS il giardino la Pìca è più completo..e vi aspetta per la Festa al Giardino che si terrà il prossimo 25 Maggio (tenete d'occhio il sito www.giardinolapica.it per il programma preciso.

I volontari credono che il mondo possa cambiare in meglio con l impegno personale di ognuno …chiunque condivide questa idea può decidere di unirsi a loro o sostenerli dedicandogli il 5 permille delle tasse che si pagano comunque, il codice fiscale da indicare nella casella del sostegno al volontariato e altre associazioni non lucrative e' : 910 237 303 68.
Grazie tante a tutti coloro che hanno collaborato!
Giorgio Cavazza e i volontari della Associazione ONLUS La Pìca Giardino Botanico