Felice 2013 dal Giardino Botanico la Pìca!

Tutte le volte che vediamo in tv o leggiamo di imponenti e catastrofiche manifestazioni della natura rimaniamo increduli.

Stavolta è capitato a noi di renderci conto, toccare con mano e vivere direttamente uno di questi fenomeni: il terremoto di maggio 2012.

La natura segue il suo percorso evolutivo in modo imprevedibile e incontrollato che niente e nessuno può cambiare. L'uomo, massima espressione della vita sul pianeta, non può far altro che prendere atto della propria impotenza e continuare con spirito umile il suo cammino sulla terra.

Il giardino botanico è rimasto intatto in mezzo a tante macerie, anzi, se possibile, è ancora più bello. In questi mesi ho incontrato diverse persone passeggiare tra sentieri ed aiuole. Alcuni mi hanno detto di provare un senso di pace e serenità che aiutava, per un istante, a dimenticare la triste realtà che stavano vivendo con i parchi cittadini affollati di gente senza casa obbligata a vivere in tende o strutture varie.

Noi soci della onlus La Pìca siamo contenti di aver dato questo piccolo contributo al benessere dei nostri concittadini e siamo disponibili, anche nei prossimi anni, a dare aiuto e conforto a chi si trova bene dal giardino.

Con l occasione ricordo che le finalità della nostra associazione sono di aggregazione e diffusione della conoscenza scientifica, siamo disponibili per progetti, visite, e attività didattiche e ludiche. Abbiamo tanti idee che saremmo felici di condividere con voi.

In attesa della buona stagione visitate il nostro sito www.giardinolapica.it e richiedete informazioni a info@giardinolapica.it o tel 3498868512. Un abbraccio e un arrivederci al giardino botanico.

Felice 2013 dal Giardino Botanico la Pìca!

Tutte le volte che vediamo in tv o leggiamo di imponenti e catastrofiche manifestazioni della natura rimaniamo increduli.

Stavolta è capitato a noi di renderci conto, toccare con mano e vivere direttamente uno di questi fenomeni: il terremoto di maggio 2012.

La natura segue il suo percorso evolutivo in modo imprevedibile e incontrollato che niente e nessuno può cambiare. L'uomo, massima espressione della vita sul pianeta, non può far altro che prendere atto della propria impotenza e continuare con spirito umile il suo cammino sulla terra.

Il giardino botanico è rimasto intatto in mezzo a tante macerie, anzi, se possibile, è ancora più bello. In questi mesi ho incontrato diverse persone passeggiare tra sentieri ed aiuole. Alcuni mi hanno detto di provare un senso di pace e serenità che aiutava, per un istante, a dimenticare la triste realtà che stavano vivendo con i parchi cittadini affollati di gente senza casa obbligata a vivere in tende o strutture varie.

Noi soci della onlus La Pìca siamo contenti di aver dato questo piccolo contributo al benessere dei nostri concittadini e siamo disponibili, anche nei prossimi anni, a dare aiuto e conforto a chi si trova bene dal giardino.

Con l occasione ricordo che le finalità della nostra associazione sono di aggregazione e diffusione della conoscenza scientifica, siamo disponibili per progetti, visite, e attività didattiche e ludiche. Abbiamo tanti idee che saremmo felici di condividere con voi.

In attesa della buona stagione visitate il nostro sito www.giardinolapica.it e richiedete informazioni a info@giardinolapica.it o tel 3498868512. Un abbraccio e un arrivederci al giardino botanico.

Dal sito degli amici di Adipa. Mese di dicembre: semina, raccolto e lavori nell'orto

A dicembre è tempo di preparare una parte del terreno del proprio orto per le semine future, ma anche di pensare a quali varietà scegliere per la semina proprio in questo mese, in modo da potersi garantire un buon raccolto successivamente. Nel mese i dicembre l'orto può offrire ancora molti doni, da raccogliere prima delle gelate.

Non dimenticate di seguire le fasi lunari e di controllare il calendario per individuare i giorni di luna piena. Scoprirete che subito dopo Natale sarà il momento adatto per dedicarsi alla raccolta delle erbe aromatiche da essiccare.

COSA SEMINARE A DICEMBRE

Nel mese di dicembre è possibile effettuare la semina di ciò che potrà essere raccolto nei mesi successivi, ponendo particolare attenzione alle gelate. Nel caso si preveda il loro arrivo, è consigliabile scegliere di seminare in semenzai, aiuole riparate, cassoni o tunnel. La semina protetta nelle zone più fredde è consigliata soprattutto per ravanelli, melanzane e cicoria, lattuga e radicchio da taglio, mentre è possibile seminare direttamente in piena terra ortaggi come piselli, spinaci e fave.

A dicembre è possibile seminare:

CONSIGLI PER LA SEMINA
La semina in piena terra è consigliabile soprattutto nelle regioni dal clima più mite, in quanto le gelate possono rovinare i giovani germogli. E' possibile effettuare delle semine in semenzaio, in cassoni o in tunnel di protezione, in modo che le sementi possano svilupparsi in modo che siano protette dal gelo. Per il semenzaio sono perfetti contenitori di recupero, anche in plastica, di cui bucherellare il fondo. Se si prevede di seminare o trapiantare in vaso, è bene preferire la terracotta alla plastica, in modo che le piantine soffrano il meno possibile.

IL RACCOLTO DEL MESE DI DICEMBRE

A seconda di quanto si sarà seminato nei mesi precedenti e dell'arrivo delle gelate, il raccolto potrà essere più o meno ricco. Un ortaggio particolarmente resistente al freddo è il cavolo nero toscano, per la raccolta del quale si consiglia solitamente di attendere il passaggio della prima gelata, in modo da ottenere ortaggi migliori. A seconda delle zone climatiche si potranno raccogliere cachi, agrumi (mandarini, mandaranci, arance, pompelmi) e olive. L'orto di dicembre potrà offrirvi, tra l'altro:

VARIETÀ DA TRAPIANTARE A DICEMBRE

A dicembre può essere effettuato il trapianto di alberi e di arbusti e, per quanto riguarda l'orto, ci si potrà occupare di trapiantare i bulbilli di aglio e di cipolla, lo scalogno d gli asparagi. E' inoltre possibile eseguire il trapianto dei carciofi, scegliendo cassoni o aiuole riparate nelle zone dove l'inverno non è per niente mite.

ORTO SUL BALCONE A DICEMBRE

A dicembre chi ha un orto sul balcone potrà avere a disposizione, a seconda di quanto seminato, ancora diversi ortaggi, come il lattughino da taglio, la rucola e le erbe aromatiche, tra cui è possibile trovare rosmarino, origano, salvia e prezzemolo. I cavoli ornamentali devono essere raccolti prima dell'arrivo del gelo. E' consigliabile proteggere dalle gelate le piantine presenti nei vasi con gli appositi teli di tessuto non tessuto. Le erbe aromatiche e le verdure da taglio temono il gelo e necessitano di essere protette soprattutto la notte, con teli che possano essere rimossi durante le giornate di sole.

I LAVORI NELL'ORTO SECONDO IL CALENDARIO LUNARE

Luna crescente: con la luna crescente si suggerisce di effettuare la semina dei ravanelli, che può essere eseguita direttamente in piena terra se il clima non è troppo rigido, altrimenti ci si dovrà attrezzare con un tunnel di protezione. I ravanelli possono essere seminati anche in vaso, da riporre nella zona più riparata del giardino, del balcone o del terrazzo.

LA LUNA SARÀ CRESCENTE DAL 14 AL 26 DICEMBRE 2012.

Luna calante: quando la luna è calante si suggerisce di seminare spinaci, valerianella, lattughino da taglio, radicchio da taglio, oltre che di eseguire i lavori necessari per preparare il terreno per ciò che verrà seminato in primavera, iniziando a pensare alla concimazione se non vi sono già state delle gelate. Il trapianto dei carciofi dovrebbe essere effettuato in luna calante. Con la luna calante si potano gli alberi, evitando le giornate di gelo per non rovinare le piante.

LA LUNA SARÀ CALANTE DALL'1 ALL'11 DICEMBRE E DAL 29 AL 31 DICEMBRE 2012.

Luna piena: con la luna piena si raccolgono le erbe officinali e aromatiche che si vorrà procedere ad essiccare, con particolare riferimento a salvia e rosmarino, timo e origano, oltre che all'alloro. Ci si dedica inoltre alla concimazione degli alberi e alla potatura di meli e peri. I ravanelli possono essere seminati sia con la luna crescente che con la luna piena, periodo in cui si consiglia anche di seminare i piselli all'aria aperta.

LA LUNA SARÀ PIENA IL 27 E IL 28 DICEMBRE 2012.

Martedì 11 dicembre ore 21.002 - Introduzione al Forest Garden come costruire un bosco giardino commestibile

PAOLO TASINI giardiniere e scrittore ci guiderà nella scoperta del Forest Garden, il Bosco Giardino, dove le erbe perenni commestibili, i frutti, i semi oleosi,le erbe medicinali, gli ortaggi sono piantati e seminati col fine di creare un giardino altamente produttivo che richiede pochissima manutenzione. Riproducendo quanto fa la Natura, potremmo realizzare un giardino che diventerà al più presto autosufficiente, assai produttivo ed estremamente bello.
Iniziativa proposta da A.Di.P.A. Sez. Emilia Romagna - Associazione per la diffusione di Piante fra Amatori

Domenica 21 Ottobre 2012 - Un giardino "biodiverso": come occuparsi di uno spazio verde all'insegna del risparmio energetico ed ecologico

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Dipartimento di Scienze della Vita Orto Botanico E Giardino Botanico La Pìca ONLUS

Il giardino è uno dei luoghi più adatti a ritrovare tempo per sé stessi, costruendo un rapporto semplice e profondo coi fenomeni naturali. L'amore per le piante e la consapevolezza legata al rispetto ambientale si coniugano sempre più spesso nell'idea di una cura del giardino più attenta agli sprechi: risparmiare sull'acqua per innaffiare un prato, sul calore necessario per riscaldare una serra o riutilizzare come fertilizzanti e pacciamanti i residui degli sfalci e delle potature , non sono soltanto risparmi economici, ma anche "risparmi ecologici", per affrontare il nostro debito verso l'ambiente.
D'altro canto, soprattutto nelle aree a grande sviluppo economico come la pianura padana, dove il paesaggio è costituito da un mosaico di insediamenti umani in una matrice monotona e innaturale, molte specie considerate "locali", in quanto storicamente diffuse, si trovano oggi in popolamenti ridotti e in habitat sempre più rari e isolati.
Se in questo contesto ci sentiamo a disagio, può sollevarci pensare al Giardino non solo come un luogo per appagare noi stessi, ma soprattutto come un luogo per le piante, che ne costituiscono l'essenza e che, oltretutto, sono lì per nostra scelta, per esigenze di arredo o perché viste in qualche catalogo… E se una, inaspettatamente, si espande in modo più veloce e invasivo, si tratterà di un'aliena o di una essenza locale che vorrebbe riappropriarsi dei propri spazi, contribuendo a incrementare la "naturalità" del giardino?
L'archetipo del giardino "naturale" non è di certo nuovo, se si pensa al movimento dell'English Cottage Garden e alle idee di William Robinson (1838-1935) espresse nel libro "The wild garden" (1870). Le piante impiegate, però, non erano necessariamente autoctone, e il termine "naturale" veniva prevalentemente riferito all'effetto visivo delle piante che lo arredavano, disposte come se fossero cresciute spontaneamente. L'evoluzione attuale del giardino "naturale" si orienta sull'impiego di specie "autoctone", che, favoriscono anche la presenza di specie animali locali, agendo positivamente sulla conservazione della diversità biologica.
Nelle collezioni di un Orto botanico possiamo ricevere le stesse risposte e sensazioni che si colgono in un giardino o dalle piante coltivate su un balcone; in più, ci si può imbattere anche nei propaguli di una pianta importante che l'Orto coltiva perché rara o minacciata di estinzione. Questa potrà essere introdotta sul balcone, sul terrazzo o in giardino; in questo modo aumenteremo le sue probabilità di sopravvivenza e custodiremo un lembo di natura minacciata dalla nostra "civiltà".

PROGRAMMA
Ore 11.00, Giardino Botanico La Pica (loc. San Biagio in Padule, San Felice sul Panaro - MO): Visita guidata al Giardino La Pica e alle sue collezioni, seguita da dibattito libero sugli aspetti più interessanti osservati e/o emersi dal confronto tra i partecipanti (a cura di Adriano Cazzuoli)
Il percorso si snoda attraverso le aiuole tematiche, la siepe perimetrale piantumata a cespugli autoctoni di diverse specie, l'area a libera evoluzione, la serra mediterranea e la serra tropicale, la zona umida che ospita le specie acquatiche autoctone, l'"orto sinergico", la collezione di frutti e viti antichi.
Informazioni:info@giardinolapica.it

Ore 16.00: Visita guidata introduttiva alle collezioni dell'Orto botanico di Modena (a cura di Fabrizio Buldrini).
Attraverso esempi di piante coltivate nell'Orto Botanico di Modena, verrà presentata una panoramica sulle esigenze ecologiche e sugli adattamenti all'ambiente dei vegetali. Durante la visita ai settori tematici, al parterre e all'arboreto, verranno evidenziate le specie autoctone ed esotiche più diffuse e utilizzate nell'arredo verde e saranno illustrati esempi di adattamenti morfo-anatomici a condizioni climatiche e ambientali particolari.
Seguirà una breve presentazione degli Erbari e delle collezioni storiche, in particolare come fonte documentaria della distribuzione attuale e pregressa della flora autoctona.
Informazioni: Dott. Fabrizio Buldrini c/o Orto Botanico, tel. 0592056006 fabrizio.buldrini@unimore.it

Ore 17.00, Aula Storica dell'Orto Botanico di Modena (accesso dai Giardini Pubblici): Conversazione sul tema: Giardino ecologico, collezioni botaniche & fiori sul balcone
Introduce: Daniele Dallai (Dip. di Scienze della Vita - Orto Botanico, Univ. di Modena e Reggio Emilia).
Interventi di:
Elisabetta Sgarbi (Dip. di Scienze della Vita, Univ. di Modena e Reggio Emilia)
Eraldo Antonini (Agronomo Paesaggista)
Adriano Cazzuoli (Curatore del Giardino Botanico La Pica Onlus)

Dal wild garden al wild garden: breve storia dell''idea di "giardino naturale" (E. Antonini)
William Robinson, nel 1861, lasciò Dublino per lavorare ai Botanical Gardens di Regents Park a Londra, ove si occupò delle piante erbacee rustiche (che potevano adattarsi al clima inglese) e in particolare della flora spontanea britannica. Fu in seguito a questo prestigioso incarico che elaborò la sua idea di "wild garden", in cui le piante venivano fatte crescere come se fossero in una situazione naturale, le une vicine alle altre, fuori degli schemi formali e senza lasciare spazi per la vegetazione spontanea, regolarmente diserbata. Il "wild garden", oltre a piante della flora britannica, prevedeva anche piante di provenienza lontana, come ad esempio l'erba della Pampa (Cortaderia selloana) e le anemoni giapponesi. L'evoluzione odierna di "giardino naturale", che si sta facendo strada anche in Italia, è data dall'impiego esclusivo, nella realizzazione dei giardini, di specie appartenenti alla flora locale: un passo in avanti, in tema di conservazione della biodiversità, nei confronti del giardino di Robinson. Molte piante della flora locale, infatti, sono utili anche per il sostentamento di insetti e piccoli animali e rappresentano vere e proprie nicchie per la sopravvivenza di animali la cui permanenza sul territorio è stata fortemente compromessa dall'espansione dei centri abitati e dall'agricoltura monocolturale.

Il Giardino Botanico La Pica Onlus: aspetti teorici e pratici per un "giardinaggio ecosostenibile" (A. Cazzuoli)
Nel cuore delle campagne di San Biagio, in un appezzamento di 21000 metri quadri tra Mirandola, San Felice e Medolla nella provincia di Modena, è nato nel 2007 un giardino botanico, che ha tra i suoi fini la promozione di attività di tutela e valorizzazione della natura e dell'ambiente della bassa pianura modenese. Sono ormai un migliaio le specie coltivate nel giardino, distribuite in 81 aiuole, due serre, una zona umida e un'area a libera evoluzione. Sono inoltre presenti un "orto sinergico", una collezione di frutti e viti antichi di circa 100 cultivar, un apiario didattico.
Sulla base delle esperienze acquisite verranno offerte idee ecologicamente corrette e spesso semplici ed economiche sui seguenti temi: 1) La moltiplicazione delle specie ornamentali; 2) Il giardino naturale; 3) Lo specchio d'acqua in giardino; 4) L'Orto sinergico di Fukuoka; 5) Esperienze pratiche di coltivazione in vaso

Piantiamo un seme in giardino: curiosità botaniche sulla germinazione dei semi (E. Sgarbi)
Un seme è un meraviglioso "pacchetto" che consente all'embrione (la futura piantina) di sopravvivere, anche per lungo tempo, anche in condizioni ambientali avverse. Il seme rappresenta una straordinaria opportunità per le piante di diffondersi, nello spazio e nel tempo, e di esplorare nuovi ambienti e nuove possibili condizioni di vita. Quali sono i meccanismi biologici che consentono al seme di rimanere vitale, aspettando il momento più opportuno per germinare e dare origine ad una nuova pianta? Che cosa sono i semi quiescenti e dormienti e quali implicazioni ci sono per chi si dedica a "piantare un seme in giardino"?

Informazioni: Dott. D. Dallai (Orto Botanico di Modena) tel. 059.2056006; fax 2056005 daniele.dallai@unimore.it
Data la capienza dell'Aula Storica, si consiglia la prenotazione.

Comitato scientifico/organizzativo: - Dott. Daniele Dallai, Prof.ssa Elisabetta Sgarbi, Dott. Eraldo Antonini, Dott. Fabrizio Buldrini, Sig. Adriano Cazzuoli, Dott. Luigi Maffettone, Dott.ssa Giovanna Barbieri

LA PICA ha ancora giardini da adottare...

Ormai La PICA ,giardino botanico, compie gli 8 anni.
Quanta strada ha fatto da quando, dalla primavera 2004 a Giorgio, Giuseppe e Adriano è balenata l’entusiastica idea.
Un giardino botanico per perseguire ideali educativi, ricreativi e scientifici... e ci sono riusciti.
Oggi parliamo infatti di:
- 21.000 i metri di terreno agricolo adibito a giardino
- 81 aiuole come da disegno allegato
- 1 laghetto
- 800 le specie arboree all’aperto. Una serra fredda 120 Mq con circa 50 piante di tipo mediterraneo ed una serra calda con piante tropicali a simulare i deserti africano e americano.
- 3 i chilometri di passeggiata percorribili all’interno
- 2 le aiuole (3000 Mq) dedicate a bosco
- nel 2011 allestito il centro di raccolta per ricci feriti e un centro di riproduzione api regine nostrane...
- 18 settembre 2007 - LA PICA viene riconosciuta ONLUS e si dà uno statuto con scopi e attività.
- 5.500 le ore di lavoro spese nel 2010 dai volontari e simpatizzanti per le attività del giardino
- 9 Ottobre 2010 - LA PICA dona e mette a dimora 15 piante alla nuova scuola Elementare di Mortizzuolo in collaborazione con IBM Italia
- 60 fino ad oggi (circa 1200 ragazzi) le classi di istituti superiori in cui i volontari hanno portato il loro contributo durante le ore di lezione.
- 17 i ragazzi delle classi 3* di istituti della bassa , nell’ambito del progetto Giovani all’arrembaggio che hanno frequentato lo stage al Giardino di 20 ore totali per ciascuno a cui è stato rilasciato "attestato di giardiniere".
- 3 i giovani extracomunitari che hanno effettuato tirocini estivi di formazione e orientamento e 3 profughi Lampedusani oggi in forza.
- 15 le classi elementari che hanno scelto di visitare il giardino con maestre e volontari.
- 11 le aiuole adottate da terzi (le rimanenti da adottare)
- Circa 300 i KG di miele raccolto nell’apiario del giardino con 400.000 api, 8.000 fuchi e 13 api regine
- 4 le feste della smielatura a Settembre con dimostrazione allestita nel 2011 una stazione di riproduzione api regine nostrane.
- 3 le edizioni di Giornata en plein air con pittori e acquerelli; 3 le giornate di poesie e 1 Serata musicale
- A luglio 2011 impiantato nuovo “orto sinergico” in stretta collaborazione con Monica Marchi

La primavera 2012 ci offre un giardino oltremodo vivo e spumeggiante nei suoi colori e invitante nella sua serenità.
Ottimo per una bella biciclettata.

Per avere informazioni sull’associazione, prenotare visite guidate, proporre iniziative e per rimanere aggiornato sulle nostre attività chiama il 349-8868512 – 0535 37101- 0535 23322 oppure visitaci al www.giardinolapica.it.
Vieni quando vuoi è sempre aperto. Noi ci siamo sempre sabato e domenica dalle 15 alle 19.
E se desideri anche tu fare qualcosa per sostenerci, ricordati di aiutarci con il 5 per mille per un progetto sul nostro territorio, da devolvere a... Associazione ONLUS La Pìca giardino botanico Via Imperiale 41038 San Felice Sul Panaro Modena (sede legale via Cazzuola 1 Mirandola Modena) CF 91023730368.

Come sempre un doveroso Grazie alla Fondazione Cassa Risparmio di Mirandola per la sua attenzione e generosità.
Mauro

Coltiviamo e coltiviamoci: 19 Novembre 2011, ore 17 Mirandola, Sala Granda

Coltiviamo e coltiviamoci
Nasce anche a Mirandola un progetto per la realizzazione di orti comunali
Tradizione
Gli orti fanno parte della nostra cultura e della nostra vita. Avendo a disposizione un pezzo di terra vicino a casa istintivamente l’uomo della nostra zona ha da sempre destinato una parte ad orto, il resto ai frutti e ai fiori. Perché è’ bello poter uscire di casa all aria aperta, curare il proprio orticello e ricevere in cambio prodotti genuini e saporiti ancora migliori perché prodotti con le nostre mani.
In un mondo in cui il terreno agricolo libero è sempre meno man mano che avanza la città, e i costi delle abitazioni non permettono a tutti di avere un terreno a disposizione e il tempo sembra non esserci mai per nulla, si è naturalmente persa l abilità manuale e ci si è abituati a trovare tutto pronto e confezionato. Proprio ora curare un orto vuol dire appropriarsi del rapporto diretto con la natura e i suoi ritmi. Per queste ragioni è lodevole l iniziativa del comune di Mirandola di mettere a disposizione dei cittadini, senza distinzione di età, un area di terra buona e attrezzata per fare orti. Per adottare un aiuola E’ possibile prenotarsi compilando il modulo e consegnandolo all URP entro il 31 Dicembre.E’ un occasione da non perdere!
L’amministrazione ha chiesto di aiutare nella realizzazione di questo progetto alla Associazione Onlus la Pìca giardino botanico che ha, tra i cui scopi, quelli di “ promuove la tutela e la conservazione della biodiversità e dell’ambiente con particolare attenzione al contesto naturale e paesaggistico locale;
divulgare la cultura ambientale a tutti i livelli e in tutti gli ambiti sociali, culturali e scientifici”.
Gli Orti comunitari, diffusi già in diverse città, sono paesaggi ‘restaurati’ che consentono alle persone di prendere più contatto con la propria terra, con il loro cibo, e con le persone intorno, che favoriscono il senso di comunità, la buona alimentazione, e aumentano il senso civico nella gestione del territorio.
L’Associazione la Pìca, aiuterà dunque il comune in questa iniziativa mettendo a disposizione le conoscenze dei propri volontari sulle colture, i tempi della semina, i metodi di lavorazione e la cura del terreno. E sta lavorando al progetto che prevede di delimitare gli orti con una piantata in piena regola che, è bene ricordare, è un metodo in cui si coltiva la vite sposandola ad alberi di media dimensione e a frutti.

Salute
Fare gli orti e curare la piantata non ha controindicazioni, è un attività aerobica, all’aria aperta, da cui si torna a casa un po’ più stanchi ed abbronzati, certamente anche più rilassati. Coltivando la terra si coltiva anche un po’ la felicità perché lavorando in giardino si rafforza in modo rasserenante la connessione tra azione e risultato. Questo è assai gratificante, probabilmente è il contrario della depressione, quello stato in cui si dubita che ogni nostra iniziativa approderà mai a qualcosa di bello e piacevole.
Innovazione
Fare l’orto è un gesto della nostra tradizione ma può voler dire anche innovazione e ricerca, in questa ottica presso il Giardino Botanico La Pìca è stato realizzato un orto creato con il metodo della permacultura dove le piante si aiutano per crescere più sane e più forti. Un orto sinergico dove convivono erbe aromatiche, verdure fiori ...perchè ?c'è una spiegazione a tutto questo...

Educazione
Come non pensare poi all’ esempio che diamo? Con uno spirito ludico è importante allevare piccoli giardinieri e ortolani per far loro acquisire il gusto e la dimestichezza con la terra. In fondo, dall’arte del coltivare si possono trarre preziosi insegnamenti su qualità e virtù da applicare in ogni campo della nostra vita, come la costanza, la pazienza o il comprendere che ogni cosa ha il suo ciclo biologico da rispettare”.
Dal libro di G. Zavalloni ORTI DI PACE si legge che coltivare un orto è una piccola azione di pace che ci educa verso un diversa società. L'orto e il giardino sono un luogo ideale per intrecciare tutta una serie di scambi con la natura, l'ambiente e la comunità.
Coltivare un orto può diventare oggi un eccellente esperienza di educazione al multiculturalismo, all'incontro fra popoli di tradizioni e culture diversi. Lo scopo vero dell agricoltura non è coltivare le piante, ma la coltivazione e il perfezionamento dell essere umano, ha detto Masanobu Fukuoka.
Popolazione e territorio
L’Associazione la Pìca giardino botanico onlus ha il piacere di invitare la cittadinanza tutta all’incontro che si terrà in Comune sabato 19 Novembre 2011 a cui parteciperanno due importanti studiosi dell architettura del paesaggio: i prof Giorgio Pizziolo e la prof. Rita Micarelli, dell Università agli studi di Firenze, provenienti dalla Toscana, regione che sul paesaggio ha investito tanto da anni. Con loro si potrà parlare di popolazione e territorio e di linguaggi del paesaggio.
Il prof Pizziolo È docente di Analisi e Pianificazione Territoriale, incaricato di Architettura del Paesaggio presso la Facoltà di Architettura di Firenze. Oltre all’attività di ricerca sui temi dell’ecologia della natura e dell’ecologia della mente , tutte ‘sperimentate ‘ in ambiti e contesti diversi (europei ed extra europei) presentate in numerosi convegni e simposi internazionali e nazionali, ha svolto numerose attività didattiche anche extra universitarie (corsi di perfezionamento, dottorati, e specializzazioni post universitarie)
Da molti anni ha pubblicato le sue ricerche sui temi dell'ecologia , nei rapporti Uomo-Società-Ambiente, relativamente ai temi della progettazione e della pianificazione paesistica.
Recentemente ha sviluppato le tematiche della percezione sociale del paesaggio e le procedure relazionali nella progettazione, anche in relazione alla Convenzione Europea del Paesaggio e ad attività seminariali e sperimentali ad essa connesse (Consiglio Scientifico del Ministero dell’Ecologia francese per i Colloqui di Bordeaux –marzo, dicembre 2004- partecipazione universitaria al Progetto europeo Ruralmed II, coordinamento scientifico dell’Atelier dei Paesaggi Mediterranei di Pescia).
La prof Rita Micarelli Architetto, da molti anni studiosa impegnata sul fronte della ricerca teorica e sperimentale nel campo dell'ecologia, delle scienze ambientali, della progettazione, e della più ampia questione epistemologica interdisciplinare, quella della relazione tra discipline e ambiti scientifici diversi, ma accomunati da una reciproca interconnessione evolutiva .
Ha svolto ricerche nell'ambito della progettazione ecologica sociale e ha partecipato a molti dibattiti e seminari interdisciplinari, a livello nazionale e internazionale, contribuendovi con molti scritti e saggi.
Ha sviluppato inoltre una intensa attività sperimentale nell'ambito più specifico dell'ecologia sociale, attivando appositi laboratori di incontro e di concreta verifica epistemologica su una vasta gamma di progetti, promuovendone lo sviluppo e la realizzazione progressiva in diversi contesti locali, tramite la collaborazione tra gruppi sociali e tecnici esperti.
Dal 1996 è docente a contratto presso IIAS.
L’incontro si svolgerà in Sala Granda del Palazzo Municipale di Mirandola alle 16.45 del 19 novembre prossimo, la cittadinanza è invitata! In questo contesto sarà possibile iscriversi alla Associazione la Pìca per il 2012 e frequentare il giardino botanico nato anche grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola

Tradizione
Gli orti fanno parte della nostra cultura e della nostra vita. Avendo a disposizione un pezzo di terra vicino a casa istintivamente l’uomo della nostra zona ha da sempre destinato una parte ad orto, il resto ai frutti e ai fiori. Perché è’ bello poter uscire di casa all aria aperta, curare il proprio orticello e ricevere in cambio prodotti genuini e saporiti ancora migliori perché prodotti con le nostre mani.
In un mondo in cui il terreno agricolo libero è sempre meno man mano che avanza la città, e i costi delle abitazioni non permettono a tutti di avere un terreno a disposizione e il tempo sembra non esserci mai per nulla, si è naturalmente persa l abilità manuale e ci si è abituati a trovare tutto pronto e confezionato. Proprio ora curare un orto vuol dire appropriarsi del rapporto diretto con la natura e i suoi ritmi. Per queste ragioni è lodevole l iniziativa del comune di Mirandola di mettere a disposizione dei cittadini, senza distinzione di età, un area di terra buona e attrezzata per fare orti. Per adottare un aiuola E’ possibile prenotarsi compilando il modulo e consegnandolo all URP entro il 31 Dicembre.E’ un occasione da non perdere!
L’amministrazione ha chiesto di aiutare nella realizzazione di questo progetto alla Associazione Onlus la Pìca giardino botanico che ha, tra i cui scopi, quelli di “ promuove la tutela e la conservazione della biodiversità e dell’ambiente con particolare attenzione al contesto naturale e paesaggistico locale;
divulgare la cultura ambientale a tutti i livelli e in tutti gli ambiti sociali, culturali e scientifici”.
Gli Orti comunitari, diffusi già in diverse città, sono paesaggi ‘restaurati’ che consentono alle persone di prendere più contatto con la propria terra, con il loro cibo, e con le persone intorno, che favoriscono il senso di comunità, la buona alimentazione, e aumentano il senso civico nella gestione del territorio.
L’Associazione la Pìca, aiuterà dunque il comune in questa iniziativa mettendo a disposizione le conoscenze dei propri volontari sulle colture, i tempi della semina, i metodi di lavorazione e la cura del terreno. E sta lavorando al progetto che prevede di delimitare gli orti con una piantata in piena regola che, è bene ricordare, è un metodo in cui si coltiva la vite sposandola ad alberi di media dimensione e a frutti.
Salute
Fare gli orti e curare la piantata non ha controindicazioni, è un attività aerobica, all’aria aperta, da cui si torna a casa un po’ più stanchi ed abbronzati, certamente anche più rilassati. Coltivando la terra si coltiva anche un po’ la felicità perché lavorando in giardino si rafforza in modo rasserenante la connessione tra azione e risultato. Questo è assai gratificante, probabilmente è il contrario della depressione, quello stato in cui si dubita che ogni nostra iniziativa approderà mai a qualcosa di bello e piacevole.
Innovazione
Fare l’orto è un gesto della nostra tradizione ma può voler dire anche innovazione e ricerca, in questa ottica presso il Giardino Botanico La Pìca è stato realizzato un orto creato con il metodo della permacultura dove le piante si aiutano per crescere più sane e più forti. Un orto sinergico dove convivono erbe aromatiche, verdure fiori ...perchè ?c'è una spiegazione a tutto questo.....

Educazione
Come non pensare poi all’ esempio che diamo? Con uno spirito ludico è importante allevare piccoli giardinieri e ortolani per far loro acquisire il gusto e la dimestichezza con la terra. In fondo, dall’arte del coltivare si possono trarre preziosi insegnamenti su qualità e virtù da applicare in ogni campo della nostra vita, come la costanza, la pazienza o il comprendere che ogni cosa ha il suo ciclo biologico da rispettare”.
Dal libro di G. Zavalloni ORTI DI PACE si legge che coltivare un orto è una piccola azione di pace che ci educa verso un diversa società. L'orto e il giardino sono un luogo ideale per intrecciare tutta una serie di scambi con la natura, l'ambiente e la comunità.
Coltivare un orto può diventare oggi un eccellente esperienza di educazione al multiculturalismo, all'incontro fra popoli di tradizioni e culture diversi. Lo scopo vero dell agricoltura non è coltivare le piante, ma la coltivazione e il perfezionamento dell essere umano, ha detto Masanobu Fukuoka.
Popolazione e territorio
L’Associazione la Pìca giardino botanico onlus ha il piacere di invitare la cittadinanza tutta all’incontro che si terrà in Comune sabato 19 Novembre 2011 a cui parteciperanno due importanti studiosi dell architettura del paesaggio : i prof Giorgio Pizziolo e la prof. Rita Micarelli, dell Università agli studi di Firenze, provenienti dalla Toscana, regione che sul paesaggio ha investito tanto da anni. Con loro si potrà parlare di popolazione e territorio e di linguaggi del paesaggio.
Il prof Pizziolo È docente di Analisi e Pianificazione Territoriale, incaricato di Architettura del Paesaggio presso la Facoltà di Architettura di Firenze. Oltre all’attività di ricerca sui temi dell’ecologia della natura e dell’ecologia della mente , tutte ‘sperimentate ‘ in ambiti e contesti diversi (europei ed extra europei) presentate in numerosi convegni e simposi internazionali e nazionali, ha svolto numerose attività didattiche anche extra universitarie (corsi di perfezionamento, dottorati, e specializzazioni post universitarie)
Da molti anni ha pubblicato le sue ricerche sui temi dell'ecologia , nei rapporti Uomo-Società-Ambiente, relativamente ai temi della progettazione e della pianificazione paesistica.
Recentemente ha sviluppato le tematiche della percezione sociale del paesaggio e le procedure relazionali nella progettazione, anche in relazione alla Convenzione Europea del Paesaggio e ad attività seminariali e sperimentali ad essa connesse (Consiglio Scientifico del Ministero dell’Ecologia francese per i Colloqui di Bordeaux –marzo, dicembre 2004- partecipazione universitaria al Progetto europeo Ruralmed II, coordinamento scientifico dell’Atelier dei Paesaggi Mediterranei di Pescia).
La prof Rita Micarelli Architetto, da molti anni studiosa impegnata sul fronte della ricerca teorica e sperimentale nel campo dell'ecologia, delle scienze ambientali, della progettazione, e della più ampia questione epistemologica interdisciplinare, quella della relazione tra discipline e ambiti scientifici diversi, ma accomunati da una reciproca interconnessione evolutiva .
Ha svolto ricerche nell'ambito della progettazione ecologica sociale e ha partecipato a molti dibattiti e seminari interdisciplinari, a livello nazionale e internazionale, contribuendovi con molti scritti e saggi.
Ha sviluppato inoltre una intensa attività sperimentale nell'ambito più specifico dell'ecologia sociale, attivando appositi laboratori di incontro e di concreta verifica epistemologica su una vasta gamma di progetti, promuovendone lo sviluppo e la realizzazione progressiva in diversi contesti locali, tramite la collaborazione tra gruppi sociali e tecnici esperti.
Dal 1996 è docente a contratto presso IIAS.

L’incontro si svolgerà in Sala Granda del Palazzo Municipale di Mirandola alle 16.45 del 19 novembre prossimo, la cittadinanza è invitata!
In questo contesto sarà possibile iscriversi alla Associazione la Pìca per il 2012 e frequentare il giardino botanico nato anche grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola

Festa del giardino botanico la Pica

Sabato 17 Settembre 2011

Ore 15.30 torneo di burraco alla saletta da gioco della parrocchia di Mortizzuolo

Ore 16 smielatura con assaggio di miele dal favo presso l’apiario del giardino

Ore 20 Cena al teatrino parrocchiale di Mortizzuolo : menù della tradizione locale con prodotti del giardino botanico

È gradita la prenotazione al 3498868512 - 0535.20785
Mail: info@giardinolapica.it

Permacultura, un nuovo progetto al giardino botanico la Pica

Il giardino botanico la Pìca ha ricevuto in questi giorni un gradito ospite friulano: Claudio Ricci, progettista di giardini specialista di permacultura, cioè cultura permanente in cui il massimo rispetto della terra fa evitare operazioni meccaniche e concimazioni con uso di fertilizzanti chimici. Tale tecnica, ispirata dal microbiologo giapponese Fukuoka, si prefigge di ricreare un ambiente stabile e in equilibrio ecologico in cui la vita si rinnovi in modo naturale.

La permacultura è anche un processo integrato di progettazione che dà come risultato un ambiente sostenibile, equilibrato ed estetico. Applicando i principi e le strategie ecologiche si può ripristinare l'equilibrio di quei sistemi che sono alla base della vita. La permacultura è la progettazione, la conservazione consapevole ed etica di ecosistemi produttivi che hanno la diversità, la stabilità e la flessibilità degli ecosistemi naturali. La permacultura è essenzialmente pratica e si può applicare a un balcone, a un piccolo orto, a un grande appezzamento o a zone naturali, così come ad abitazioni isolate, villaggi rurali e insediamenti urbani.
L’incontro, organizzato dalla sig. Monica Marchi, socia dell associazione la Pìca, si è svolto in 2 giorni. Il primo dedicato alla formazione teorica in permacultura, il secondo ha visto la realizzazione di esempio pratic di orto.

Il giardino botanico è gestito da volontari della associazione la Pìca, offre a scolaresche e cittadini esperienze di carattere naturalistico legate al mondo vegetale ed è un luogo di riequilibrio ecologico, ospita famiglie di ricci allo stato naturale, e un apiario didattico.
Grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola ha realizzato vari progetti volti a scuole di ogni ordine e grado, a cittadini e categorie protette.
Il giardino è visitabile in via Imperiale a San Biagio.

Maggio 2011. Il giardino botanico la Pìca è in fiore

Anche questa primavera continuano le passeggiate guidate al giardino botanico.
Numerose classi si sono prenotate e possono contare su una decina di volontari che si alternano nel condurre gruppi, classi tra le bellezze, i colori, i profumi del giardino di primavera. I ragazzi amano molto queste lezioni all aperto e si mostrano curiosi ed interessati alla vita delle piante e dei fiori.
La loro sensibilità per la natura non va delusa!

L’associazione onlus la Pìca giardino botanico ha diritto a ottenere il del 5 per mille delle tasse pagate.
E’ sufficiente indicare il codice fiscale 91023730368