A San Felice nascono le aree verdi per aiutare gli insetti impollinatori

SAN FELICE - Siamo a San Felice sul Panaro, dove una fiorente collaborazione tra l’assessore all’ambiente Paolo Pianesani e i membri dell’associazione del giardino botanico “la Pica”, hanno dato il via ad un nuovo progetto che vede coinvolta la gestione del verde urbano.

Eleonora Tomasini, biologa e naturalista del giardino botanico, spiega che il verde urbano, può diventare un’importante risorsa per la conservazione della biodiversità animale e vegetale, nonchè preziose aule a cielo aperto per la sensibilizzazione dei cittadini nel rispetto dell’ambiente.

In collaborazione con il Comune, in particolare nella figura dell’assessore Pianesani, che si è subito mostrato sensibile e propositivo, si sono individuate cinque aree all’interno di giardini pubblici, in cui lo sfalcio dell’erba verrà ridotto da cinque volte all’anno a solamente due, una a inizio estate, mentre la seconda prima dell’autunno.

Le aree che sono state individuate, sono lontane da aree verdi fruibili dalla popolazione, come le aree gioco dei bambini e le aree sgambamento cani, che dato la loro destinazione d’uso verranno regolarmente sfalciate.

Lo scopo di queste aree è permettere alla vegetazione che cresce spontanea di completare il loro ciclo vitale, passando dai fiori ai semi ai frutti; in questo modo non solo le piante potranno ripresentarsi anche l’anno successivo, ma lasciandogli il tempo fisiologico necessario, altre numerose specie oltre a quelle che siamo più abituati a vedere nei nostri giardini, potranno presentarsi, aumentando la biodiversità delle nostre aree verdi.

Queste aree diventano non solo un baluardo per la biodiversità vegetale, ma anche animale come spiega la biologa Eleonora Tomasini: “Un prato libero di essere un prato, è un piccolo ecosistema, fatto di relazioni tra piante, funghi e animali. Le connessioni si autoregolano tra di loro, permettendo a tutte le forme di vita di esistere nel modo e nel momento giusto”.

Basta infatti avvicinarsi ad un prato ricco di fiori, per notare una infinità di forme di vita: in primavera i protagonisti indiscussi sono sicuramente gli insetti impollinatori che traggono nutrimento e rifugio da questi ambienti. E non si pensi alle sole api del miele (Apis mellifera), ma anche a tutte le altre specie di insetti che si occupano di questo importante servizio ecosistemico.

Non sarà infatti difficile notare diverse specie di api solitarie come osmie, bombi e api legnaiole, ma anche farfalle e falene, altre grandi protagoniste dell’incredibile fenomeno dell'impollinazione, ma osservando bene si possono osservare anche piccoli coleotteri, e mosche “mascherate” da api, i così detti sirfidi, altri grandi maestri di questa disciplina.

Un prato non tagliato è insomma, un alleato di tutti gli insetti impollinatori che ci permettono di avere fiori e alberi nuovi ogni anno, fondamentali alleati contro gli effetti negativi del cambiamento climatico.

Come per le piante, anche per gli animali, avere un angolo dove alla natura viene permesso di seguire i cicli naturali, permetterà di sviluppare tutte le loro fasi. Sarà proprio così che potranno svilupparsi uova e larve che saranno fonte di nutrimento anche per altri insetti e uccelli, oltre che continuare a regalarci prati pieni di ali colorate e ronzii.

"Le aree individuate, spiega l’assessore Pianesani, sono state accuratamente selezionate dall’amministrazione e saranno segnalate con appositi cartelli informativi. Questi cartelli spiegheranno ai cittadini il progetto e i benefici ambientali che questo gesto, all’apparenza semplice, può generare.
Tra i principali vantaggi, prosegue Pianesani, vi sono l’aumento della biodiversità, la creazione di corridoi ecologici che favoriscono lo spostamento di specie vegetali e animali tra le diverse aree verdi, una maggiore permeabilità del suolo – che consente di assorbire più acqua in caso di piogge intense – e la riduzione delle isole di calore nei centri abitati, un altro grave effetto connesso al cambiamento climatico".

Le aree del Comune di San Felice sul Panaro coinvolte sono le seguenti:
- parco Opera
- parco Estense
- parco limitrofo alla Caserma dei carabinieri
- parco in via Tassi, vicino al Comune
- parco Fruttabella

Si tratta di un progetto pionieristico per il nostro territorio, che ha riscosso la soddisfazione di tutti i soggetti coinvolti.

L’auspicio è che possa diventare un modello da seguire, sia per i Comuni limitrofi sia per i singoli cittadini. Anche nei giardini privati, infatti, è possibile scegliere di mettere temporaneamente da parte il tagliaerba per lasciar spazio alla natura che sboccia, contribuendo così attivamente alla tutela della biodiversità.
Vi invitiamo quindi a visitare queste aree verdi, e a condividere le vostre foto dei fiori più belli e degli insetti che vi hanno affascinato di più. (mettiamo un link? una mail? facciamo una sorta di concorso per coinvolgere i cittadini?).

Inoltre, potrete contribuire attivamente al monitoraggio degli insetti impollinatori, caricando le vostre foto su questo sito web, realizzato nell’ambito di un progetto europeo dedicato alla conoscenza e alla tutela di questi fondamentali alleati della natura: https://www.life4pollinators.eu/it/submission

La Pica Giardino Botanico O.D.V.


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